
LEGIONELLA
Approfondimento a cura di A.Novissimo

LA SICUREZZA DELLE ACQUE
Cosa fare per mitigare il rischio Legionella nelle aziende.
LEGIONELLA COS'È:
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Un batterio ancora oggi poco conosciuto ma la cui azione lo rende altamente letale.
La Legionella è un batterio gram negativo, di forma cocco-bacillare, dotato di mobilità tramite flagelli, asporigeno (che non produce spore).
Non capsulato e aerobio obbligato (vive in presenza di ossigeno).
Un batterio ancora oggi poco conosciuto ma la cui azione lo rende altamente letale.
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Deve il suo nome all'epidemia di polmonite che si verificò nell'estate del 1976 in un albergo di Philadelphia, tra i partecipanti ad una riunione dell'American legionale.
Erano presenti 4000 veterani del Vietnam (Legionari), di questi 221 si ammalarono di una forma di polmonite e ben 34 persero la vita.
Fu identificato un nuovo batterio al quale venne dato appunto il nome di "Legionella" e si capì che si era sviluppato nell'impianto di condizionamento presente nell'albergo.
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CLASSIFICAZIONE DELLA LEGIONELLA
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Il genere Legionella spp. si divide in 61 specie e 70 sierogruppi.
Le specie di rilievo clinico sono:
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legionella micadei;
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legionella pneumophila;
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legionella longreachae;
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legionella dumoffii.
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Il 90% dei casi è dovuto alla specie legionella pneumophila
con il sierogruppo 1 e 6.
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DOVE È PRESENTE LA LEGIONELLA
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Le legionelle spp. sono presenti negli ambienti acquatici naturali e artificiali:
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acque sorgive,
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acque termali,
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fiumi,
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laghi,
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da questi ambienti raggiungono quelli artificiali come
le condotte cittadine e impianti idrici degli edifici, i
serbatoi, le tubature, fontane e piscine.
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La Legionella in tutti questi ambienti si può diffondere
creando un potenziale rischio
per la salute umana.
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COME SI TRASMETTE LA LEGIONELLA
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La Legionella si trasmette per via respiratoria mediante inalazione, aspirazione o microaspirazione di aerosol contenente il batterio Legionella o mediante particelle derivate per essiccamento.
Le goccioline di acqua contenente la Legionella si possono formare sia spruzzando acqua che facendo gorgogliare aria in essa, o per impatto su superfici solide (docce, sciacquoni del water, ecc.).
La pericolosità di queste particelle di acqua è inversamente proporzionale alla loro dimensione.
Gocce di diametro inferiore a 5 micron arrivano più facilmente alla base vie respiratorie e possono causare la malattia.
E' da escludere la trasmissione del batterio Legionella dall'acqua che viene ingerita e da contatto interumani.
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COME SI CONTRAE LA MALATTIA
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I fattori predisponenti l'infezione da Legionella sono:
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età aumentata;
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il fumo;
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malattie croniche;
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immunodeficienza acquisita;
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Tempo di esposizione;
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concentrazione di legionella;
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diabete e malattie cardiovascolari;
-
insufficienza renale;
-
malattie ematologiche.
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ATTENZIONE A:
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Impianti idrici di acqua calda e fredda;
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rubinetti;
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soffioni docce;
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inalazione di aerosol contaminato;
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presenza di rami morti della rete idrica;
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errato controllo della temperatura dell'acqua;
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erogazione intermittente dell'acqua;
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torri di raffreddamento;
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vasche idromassaggio;
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stazioni termali;
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umidificatori;
-
personale non formato;
-
impianti idrici riuniti odontoiatrici.
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CHI DEVE ADEGUARSI:
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Strutture turistico ricettive;
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alberghi;
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b&b;
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affittacamere;
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case di cura;
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le residenze sanitarir assistenziali (RSA);
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case vacanza;
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palestre;
-
studio odontoiatrici.
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campeggi;
-
centri commerciali (supermercati);
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ristoranti;
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centri sportivi;
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centri benessere;
-
piscine;
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COME CONTRASTARE IL RISCHIO LEGIONELLA:
Predisporre un protocollo di controllo del rischio legionellosi, inserito in un documento
di valutazione del rischio, comprendente tre fasi sequenziali e correlate tra di loro:
1) valutazione del rischio: indagine che individua la specificità della struttura e
di tutti gli impianti idrici e aeraulici presenti, rappresentati in uno schema che
riporti il percorso idrico e aeraulico;
2) gestione del rischio: descrivere in maniera chiara e dettagliata gli interventi e
le procedure da attuare volti a contenere, mitigare e se possibile eliminare tutti
i rischi presenti negli impianti idrici e aeraulici individuati nella fase 1, che
possono condurre allo sviluppo e propagazione della legionella;
3) comunicazione del rischio: garantire la formazione di tutti i soggetti
interessati al potenziale rischio e controllo legionellosi, al fine di acquisire le
conoscenze necessarie per implementare tutti gli interventi ordinari, preventivi
e manutentivi atti a rimuovere il rischio Legionella.
È necessario che il protocollo venga applicato in ogni struttura nella quale siano
presenti impianti idrici e aeraulici potenzialmente a rischio legionellosi.
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LEGIONELLA E SICUREZZA SUL LAVORO D.LGS.VO 81/08 e s.m. e i
Il titolo X, art. 268 del decreto legislativo 81/08 e s. m. e i. codifica il batterio legionella
quale agente biologico del gruppo 2: un agente che può causare malattie in soggetti
umani e costituire un rischio per i lavoratori.
Si rende necessario adottare le misure di tutela per la prevenzione e il controllo del
potenziale rischio di esposizione a batteri appartenenti al genere Legionella spp
riportando il tutto nel documento valutazione dei rischi (DVR).
QUALE PERIODICITÀ DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLA.
I titolari di qualsiasi struttura dove è presente un impianto idrico di acqua calda/ fredda,
impianti aeraulici e di condizionamento, devono effettuare e revisionare regolarmente
la valutazione del rischio Legionella, preferibilmente ogni anno e ogni volta ricorra
l'esigenza o che vi sia motivo di considerare che la situazione possa essersi modificata,
ad esempio lavori di ristrutturazione o rifacimento di parti dell'impianto idrico,
aeraulico e di condizionamento o esami effettuati per la ricerca della Legionella con
esito positivo.
Giova ricordare che tutte le sopra indicate indicazioni devono essere formalmente
documentate nel documento di valutazione del rischio (D.V.R.)
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COME EFFETTUARE I CAMPIONAMENTI
Il numero di campioni da effettuare per ricercare la Legionella deve essere
proporzionato alle dimensioni degli impianti idrici e aeraulici presenti nella strutture.
Per ciascun impianto di acqua calda e fredda sanitaria devono essere effettuati almeno
i seguenti prelievi:
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mandata (oppure dal rubinetto più vicino al serbatoio);
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ricircolo;
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fondo serbatoi/bollitori
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almeno 3 punti rappresentativi dell'impianto idrico di acqua calda/fredda e impianto aeraulico;
-
tutti i siti in cui possono essere presenti i fenomeni di ristagno, sedimentazione e incrostazioni significative;
-
addolcitori.
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Il volume di acqua da prelevare è di almeno un litro.
Per la ricerca della Legionella in condizioni di utilizzo comune prelevare l'acqua senza
flambare, al punto di sbocco e senza far scorrere l'acqua.
Per la ricerca della Legionella all'interno dell'impianto, far scorrere l'acqua per almeno
un minuto, flambare l'interno e l'esterno dello sbocco dell'acqua.
Infine prima di prelevare l'acqua misurare la temperatura.
La ricerca della Legionella nel "biofilm" va effettuata mediante un tampone sterile.
Si raccoglie il materiale depositato sulle superfici indagate e si sottopone ad analisi
microbiologica.
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IMPORTANTE DA SAPERE:
AEROSOL: sospensione di particelle costituite da minuscole goccioline di acqua con
diametro inferiore a 5 micron/metro, che possono contenere la Legionella ed essere
inalate nei polmoni.
DISINFETTANTE: sostanza capace di attivare irreversibilmente i batteri.
BIOCINA OSSIDANTE: È un disinfettante capace di ossidare il materiale cellulare
dei batteri come il cloro, il bromo, il presidio di idrogeno e l'ozono.
BIOCINA NON OSSIDANTE: è un disinfettante che agisce interferendo con il
metabolismo cellulare (es. la glutaralaeide)
BIOFILM: è una aggregazione di microrganismi caratterizzata da una matrice adesiva
di tipo biologico.
INALAZIONE: introduzione mediante inspirazione nell'apparato respiratorio di
sostanze volatili o liquidi aerosolalizzati.
STAGNAZIONE: condizione in cui l'acqua cessa il fluire all'interno delle tubazioni
favorendo la produzione di biofilm e la crescita microbica.
TORRE DI RAFFREDDAMENTO/EVAPORATIVA: è un dispositivo di
dissipazione del calore attraverso il raffreddamento di un flusso di acqua ad una
temperatura inferiore.
VALVOLA TERMOSTATICA DI MISCELAZIONE (TMV): erogatore in cui la
temperatura in uscita è preselezionata e controllata automaticamente dalla valvola che
rilascia l'acqua ad una temperatura di solito compresa tra i 42°C e i 44° C.
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COSA FARE
Conformarsi alla normativa vigente con la diligenza richiesta per impedire che nella
propria struttura possa scatenarsi una contaminazione della rete idrica di acqua
calda/fredda o dell'impianto aeraulico da Legionella spp.
Per evitare tutto questo è necessario affidarsi a professionisti titolati, di comprovata
esperienza e di elevata competenza.
Dott. A. Novissimo




